ADDOMINOPLASTICA

Addominoplastica

L’intervento permette di ottenere la riduzione del grasso e della cute in eccesso dell’addome.

Dopo avere stabilito il grado di rilassamento cutaneo in rapporto anche alla taglia del paziente si procede al disegno accurato delle incisioni di accesso che vengono praticate in genere lungo ad una linea corrispondente all’elastico degli slip in maniera da rimanere nascoste al di sotto degli stessi.

*La nostra trasparenza: i rischi della chirurgia estetica

Molto spesso vengono suturati tra di loro i muscoli retti addominali al fine di dare maggior tono agli addomi più voluminosi.
L’intervento viene eseguito in anestesia generale o locale.

Prima dell'intervento

Dopo l'intervento

Quali problemi risolve un addominoplastica

Numerose gravidanze o grosse perdite di peso possono portare ad una pronunciata lassità addominale. Se si è sperimentato e si è sicuri che questo problema non è risolvibile né con diete, attività sportive o massaggi, né con una liposuzione, si può prendere in considerazione un’addominoplastica, durante la quale vengono asportati la pelle ed il tessuto adiposo in eccesso.

Quali risultati aspettarsi da un addominoplastica

L’eliminazione chirurgica di pelle e grasso comporta purtroppo lunghe cicatrici ma rimane anche l’unica soluzione al tipo di problema.
Dopo l’intervento non solo le proporzioni corporee sono più armoniche, ma anche il benessere psichico e l’attività fisica spesso migliorano notevolmente.

Prima di decidervi per un’addominoplastica siate sicuri di aver sperimentato tutti i metodi alternativi per risolvere il problema.

Anestesia e ricovero

Solamente piccoli stiramenti del ventre possono essere eseguiti in anestesia locale nell’ambulatorio del vostro chirurgo plastico.

Normalmente si procede in anestesia generale o locale in clinica e si calcola un ricovero di 2 giorni

Le analisi preoperatorie, così come la visita dall’anestesista, saranno effettuate nella stessa clinica il giorno prima dell’intervento.

Precauzioni prima dell’intervento

Per ridurre al minimo i rischi e le complicazioni osservate strettamente le indicazioni del vostro chirurgo sia prima sia dopo l’intervento.

Comunicategli sempre se soffrite d’allergie o di altre malattie croniche. In caso vi venissero lividi con facilità o se sanguinate eccessivamente in caso di piccole ferite, saranno necessarie alcune analisi per escludere difficoltà del vostro sangue a coagulare.

Se soffrite di malattie vascolari, vene varicose embolie o trombosi saranno prese delle misure precauzionali particolari.

I fumatori dovrebbero smettere di fumare almeno 4 settimane prima dell’intervento in quanto il fumo interferisce negativamente con i processi di cicatrizzazione.

Sono controindicati antidolorifici tipo aspirina durante le due settimane che precedono l’intervento perché il loro principio attivo interferisce con la coagulazione del sangue e può causare sanguinamenti eccessivi.
E’ meglio evitare anche alcolici e sonniferi.

Prendete in considerazione di mettervi a dieta per un periodo prima dell’intervento. Più siete vicino al vostro peso forma e più i risultati di un addominoplastica saranno soddisfacenti.

Potete proteggere e preparare la pelle dell’addome con creme e massaggi particolari e stimolare la circolazione con docce fredde.

L’auto deposito del proprio sangue 3-6 settimane prima di interventi molto grossi contribuisce alla propria sicurezza.

Come si esegue l’intervento

Prima dell’anestesia il chirurgo misura e marca con precisione la parte di pelle da eliminare. L’addome viene disinfettato. Un particolare liquido vasocostrittore limita i sanguinamenti durante l’intervento. In anestesia vengono eliminati grasso e pelle in eccesso.

Spesso si procede anche a una parziale liposuzione. I muscoli dell’addome vengono tesi. Con la sutura finale si ottiene lo stiramento dell’intero addome
Se è necessario togliere tutta la pelle tra ombelico e pube si procede al riposizionamento dell’ombelico all’altezza giusta sulla pelle tesa. Per evitare il rischio di accumuli di sangue o liquidi interstiziali si applicano drenaggi per uno o più giorni. Sempre in anestesia si procede al bendaggio leggermente costrittivo dell’addome.

Cosa succede dopo l’intervento

Subito dopo l’intervento vi saranno somministrati antidolorifici per darvi sollievo e rilassarvi. Al rischio di embolie si ovvia indossando calze elastiche o con farmaci preventivi. Vi sarà chiesto di eseguire degli esercizi muscolari isometrici per stimolare la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti.

E’ indicato esercitare una leggera compressione sulla zona operata indossando una guaina o body durante il giorno per 6 settimane. Docce fredde stimolano il processo di guarigione.

I fili di sutura riassorbibili si sciolgono da soli, gli altri saranno tolti dopo 3-6 settimane.

Dopo circa 10-14 giorni i gonfiori saranno regrediti quasi del tutto e la sutura rimarginata. Dopo alcune settimane sarete completamente guariti.

Possibili complicazioni

La guarigione della ferita, che è molto lunga, può in rari casi venire rallentata da edemi, secreti o infezioni batteriologiche. La sensibilità della pelle e il drenaggio dei liquidi linfatici rigenerano solo man mano nel corso di più mesi, e possono rimanere ridotti nella regione della cicatrice.

A perdite di sangue notevoli viene ovviato con infusioni o in casi estremi con trasfusione di sangue.
Trombosi ed embolie sono rarissime ma possono pesare notevolmente su circolazione e respirazione. Cicatrici molto evidenti possono essere corrette con un piccolo ritocco chirurgico.

Precauzioni dopo l’intervento

Muovetevi con cautela per 6-8 settimane dalla fine dell’intervento ed evitate di mettere in tensione la sutura. In genere potrete tornare al lavoro dopo circa 3 settimane e riprendere lentamente le vostre attività sportive dopo altre due settimane. 

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