IMENOPLASTICA

Imenoplastica

L’imene è una membrana a forma anulare che è situata nel terzo inferiore della vagina. Dopo il primo rapporto oppure per cause traumatiche accidentali come una caduta od i tamponi si può lacerare in più punti e sanguinare. L’imenoplastica rimuovendo l’eccesso di pelle e mucosa ridona armonia e comfort. L’intervento può essere eseguito in combinazione con altri interventi di ringiovanimento dei genitali femminili come lifting vulvare, il restringimento della vagina o l’imenoplastica.

In che cosa consiste una imenoplastica

Durante una imenoplastica vengono cruentati con il bisturi i tessuti che hanno subito la lacerazione e quindi immediatamente riaccostati e suturati insieme i loro margini in maniera da ridare continuità all’imene.

*La nostra trasparenza: i rischi della chirurgia estetica

Quali risultati aspettarsi da una imenoplastica

L’intervento una volta avvenuta la guarigione permette di ottenere la “restitutio ad integrum” della struttura anatomica in maniera tale che al primo rapporto sessuale si avrà la tipica sensazione di dolore così come il sanguinamento.

Anestesia e ricovero

Questo intervento può essere eseguito tranquillamente nell’ambulatorio del vostro chirurgo plastico. Vi sarà praticata un’anestesia locale con un’iniezione appena percepibile direttamente sui tessuti da trattare. Se lo desiderate avete la possibilità di associare l’anestesia a un sedativo, che vi aiuterà a rilassarvi fino ad uno stato di dormiveglia. Subito dopo l’intervento potrete farvi accompagnare a casa. Chi invece per motivi personali sceglie un’anestesia generale deve calcolare il ricovero in clinica e fare le visite necessarie e il colloquio con l’anestesista il giorno prima dell’intervento. Considerate che l’anestesia generale comporta sempre dei rischi maggiori.

Precauzioni prima dell’intervento

Per ridurre al minimo i rischi e le complicazioni osservate strettamente le indicazioni del vostro chirurgo sia prima e che dopo l’intervento. Comunicategli sempre se soffrite di allergie o di altre malattie croniche. Sono controindicati antidolorifici tipo aspirina durante le due settimane che precedono l’intervento perché il loro principio attivo interferisce con la coagulazione del sangue e può causare sanguinamenti eccessivi. È meglio evitare anche alcolici e sonniferi.

Come prepararsi all’intervento

Procuratevi delle compresse e due o tre piccoli elementi refrigeranti. Prima dell’intervento usate dei detergenti per l’igiene intima. Cercate di arrivare a digiuno riposati e possibilmente non durante il ciclo mestruale. La sera prima è bene assumere delle compresse di antibiotico che vi verranno indicate dal vostro chirurgo.

Come viene eseguito l’intervento

Prima dell’intervento il chirurgo traccia con un pennarello finissimo le linee d’incisione per ottenere un risultato ottimale. Si esegue quindi l’anestesia locale per procedere poi alla cruentazione dei tessuti con molta delicatezza e precisione. Con un filo sottilissimo ed invisibile esternamente si procede quindi a suturare le incisioni. L’intervento dura circa 1 ora.

Cosa succede dopo l’intervento

Subito dopo l’intervento bisogna aspettarsi gonfiori più o meno accentuato nella porzione anteriore della vagina che si riassorbirà dopo qualche giorno. I fili di sutura saranno riassorbiti nel giro di qualche settimana.

Possibili complicazioni

Sanguinamenti sono estremamente rari ma possono avvenire 1 o 2 giorni dopo l’intervento. In pazienti che hanno difficoltà a cicatrizzare, le linee di sutura potrebbero apparire arrossate e ruvide per più settimane. In questo caso il chirurgo può consigliare un trattamento adeguato.

Precauzioni dopo l’intervento

Non usate creme la settimana che segue l’intervento ma solo disinfettanti locali per l’igiene intima. È consigliabile evitare rapporti sessuali per almeno i 20 giorni successivi. 

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