Chirurgia del Viso Richiedi Preventivo
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Autotrapianto di capelli Il micro auto trapianto di capelli come rimedio alla calvizie Durante un trapianto di questo genere, follicoli (o bulbi) a vita lunga, prelevati dalle zone non colpite da calvizie, vengono microinnestati nelle zone diradate o calve. Trattandosi del trapianto dei propri bulbi, l’intervento è detto anche autotrapianto di capelli. *La nostra trasparenza : i rischi della chirurgia estetica ![]() Prima del trapianto ![]() Dopo il trapianto ![]() Prima del trapianto ![]() Dopo il trapianto ![]() Prima del trapianto ![]() Dopo il trapianto ![]() Prima del trapianto ![]() Dopo il trapianto ![]() Prima del trapianto ![]() Dopo il trapianto
Informazioni generali sulla calvizie Ciclo vitale del capello Il capello possiede un ciclo evolutivo e non cresce indefinitivamente. Cos’è la calvizie? La calvizie è un processo naturale ed ereditario che può manifestarsi in grado variabile sia negli uomini che nelle donne e determina una progressiva e definitiva perdita di capelli. Il fatto che la calvizie sia ereditaria significa che il patrimonio genetico di un uomo determina già prima della nascita quanti e quali capelli dovranno essere persi prematuramente. Perché la calvizie colpisce per zone? La calvizie in genere colpisce in maniera più o meno estesa la porzione frontale e superiore della testa: i follicoli a vita corta degenarano progressivamente causando dapprima diradamento e poi calvizie. Microautotrapianto dei capelli Come si effettua il trapianto? In anestesia locale viene effetuato il prelievo di una sezione di cuoio capelluto dalla zona nucale. In questa regione rimarrà una finissima cicatrice lineare lunga dieci/quattordici centimetri, da subito coperta dai capelli circostanti. Come si ottiene un risultato naturale? Ogni capello della testa cresce con una determinata angolatura e con una direzione ben precisa. Il chirurgo cura particolarmente l’angolo d’inserimento sottocutaneo del bulbo, in modo che i capelli trapiantati crescano nella direzione corretta. Ottenere la massima densità Oltre a riprodurre un’attaccatura graduale e naturale, l’obiettivo più importante del paziente che si sottopone a questo intervento è il ricreare una densità di capelli tale da ottenere un buon rinfoltimento della zona calva. Quanti bulbi trapiantati sopravvivono? Normalmente, in assenza di complicazioni, sopravvive il 95% dei bulbi trapiantati. Bisogna sottolineare che in chirurgia nessun risultato può essere garantito o considerato certo, in quanto esso è determinato oltre che dalla qualità e dalle condizioni iniziali dei tessuti, non solo dagli atti chirurgici praticati, ma anche dalle specifiche reazioni dell’organismo in generale e delle zone operate in particolare. In quanto tempo cresceranno i capelli? Normalmente i capelli trapiantati assieme ai bulbi cadono poco dopo l’intervento. Per vederne la ricrescita bisogna aspettare circa dai tre ai sei mesi. Da questo momento in poi la crescita segue i normali ritmi di crescita del capello, cioè 7/8 millimetri al mese. Esistono rischi? Nessun intervento chirurgico è mai privo di rischi. Osservando scrupolosamente le indicazione del chirurgo per prima e dopo l’intervento, si riducono i possibili rischi (infezione, ematomi) al minimo. Può qualsiasi paziente sottoporsi a questo intervento? Uomini e donne di tutte le razze sono potenzialmente candidati a questo tipo d’intervento. Solo in un numero percentualmente basso di casi, ad esempio in presenza di disordini ormonali o di precise patologie dermatologiche, il Microautotrapianto è controindicato. Che alternative ci sono? Principalmente esistono due principali procedimenti alternativi: - I procedimenti artificiali che impiegano fibre sintetiche sono ormai abbandonati nei Paesi più evoluti per gli innumerevoli problemi che creano. - La rotazione dei lembi chirurgici, che è sempre un metodo naturale, ma chirurgicamente più impegnativo e riservato ai casi più gravi (ustioni ecc.): A differenza del Microautotrapianto questo procedimento implica la trasposizione di ampie zone del cuoio capelluto dalla loro sede fisiologica alla regione della fronte e superiore della testa. Se l’intervento ha successo, crea una zona di copertura sufficientemente ampia e abbondante. Se invece si manifestano complicazioni di natura vascolare o infettiva, parte del lembo trapiantato può andare in necrosi e formare cicatrici permanenti e quantità di capelli minima o nulla. Inoltre, in caso di successo, la direzione definitiva d’accrescimento dei capelli è esattamente contraria alla direzione fisiologica.
questa tecnica è una variante nuovissima della classica tecnica a “STRIP” e permette di effettuare un autotrapianto di capelli senza peraltro avere il rischio di cicatrici nella zona donatrice e senza utilizzo ne’ di bisturi ne’ punti di sutura. LA TECNICA Dopo avere effettuato una piccola anestesia locale della zona donatice tramite l’utilizzo di una speciale fustella microchirurgica vengono estratte direttamente dal cuoio capelluto le unità follicolari e quindi immediatamente reimpiantate con speciali strumenti da microchirurgia nella zona ricevente con le opportune angolazioni e direzioni di crescita. QUANTO DURA L’INTERVENTO In ogni giornata vengono prelevati circa 1000 unità follicolari e reimpiantate immediatamente in circa 8-12 ore. Data la lunghezza dell’intervento è previsto che il paziente possa sospendere almeno un paio di volte la seduta per poter mangiare e riposarsi un pò. |