AUTOTRAPIANTO DI CAPELLI

Trapianto Capelli

Il micro auto trapianto di capelli come rimedio alla calvizie

Durante un trapianto di questo genere, follicoli (o bulbi) a vita lunga, prelevati dalle zone non colpite da calvizie, vengono microinnestati nelle zone diradate o calve. Trattandosi del trapianto dei propri bulbi, l’intervento è detto anche autotrapianto di capelli.

Grazie alla ricerca e alla scoperta di nuove tecniche chirurgiche, il Microautotrapianto di capelli è diventato un procedimento chirurgico che, pur essendo molto sofisticato, è poco impegnativo per il paziente e piò essere realizzato con sicurezza e buon successo anche in strutture ambulatoriali tipo day hospital.

*La nostra trasparenza: i rischi della chirurgia estetica

Prima del trapianto

Dopo il trapianto

Prima del trapianto

Dopo il trapianto

Prima del trapianto

Dopo il trapianto

Prima del trapianto

Dopo il trapianto

Prima del trapianto

Dopo il trapianto

INFORMAZIONI GENERALI SULLA CALVIZIE

Ciclo vitale del capello

Il capello possiede un ciclo evolutivo e non cresce indefinitamente.
Durante un ciclo normale il follicolo capillifero (o radice del capello) passa tre stadi ben differenziati che si vanno alternando nell’arco della vita del follicolo: la fase anagen, durante la quale il capello cresce, fase che ha una durata approssimativa di tre anni, la fase catagen, che corrisponde alla caduta del capello e la fase telogen, durante la quale il follicolo capillifero mantiene uno stato di riposo che dura circa tre mesi e il capello non cresce.
Trascorsa quest’ultima fase inizia un nuovo ciclo con la fase anagen.

In questo modo possiamo perdere dai sessanta ai cento capelli al giorno e contemporaneamente iniziare la crescita di altri sessanta/cento capelli.

Complessivamente il ciclo vitale del capello va dai tre ai quattro anni. Il follicolo capillifero compie nell’arco della vita alcuni cicli vitali. Nella pratica corrente distinguiamo due tipi di follicoli: quelli a vita corta, programmati per ripetere il ciclo vitale per circa venticinque anni, e quelli a vita lunga, programmati per ripetere il ciclo vitale per circa settanta/novanta anni.

Cos’è la calvizie?

La calvizie è un processo naturale ed ereditario che può manifestarsi in grado variabile sia negli uomini che nelle donne e determina una progressiva e definitiva perdita di capelli. Il fatto che la calvizie sia ereditaria significa che il patrimonio genetico di un uomo determina già prima della nascita quanti e quali capelli dovranno essere persi prematuramente.

Significa anche che la calvizie non è evitabile e che solo difficilmente è possibile arrestare o almeno influenzarne il decorso quando è già istaurata.
Generalmente la calvizie inizia intorno ai venti/venticinque anni tanto negli uomini che nelle donne.

Fattori come stress, malattia o denutrizione possono avere un effetto sulla caduta dei capelli.

Perché la calvizie colpisce per zone?

La calvizie in genere colpisce in maniera più o meno estesa la porzione frontale e superiore della testa: i follicoli a vita corta degenerano progressivamente causando dapprima diradamento e poi calvizie.

Praticamente in tutti i casi crescono invece per tutta la vita i capelli delle regioni laterali (parietali) e posteriore (nuca): qui si trovano quasi esclusivamente follicoli a vita lunga.

MICROAUTOTRAPIANTO DEI CAPELLI

Come si effettua il trapianto?

In anestesia locale viene effettuato il prelievo di una sezione di cuoio capelluto dalla zona nucale. In questa regione rimarrà una finissima cicatrice lineare lunga dieci/quattordici centimetri, da subito coperta dai capelli circostanti.
La striscia di cuoio capelluto viene poi sezionata, in parte al microscopio in minuscole parti, dette microautotrapianti, contenenti da uno a massimo tre bulbi.
Questi microautotrapianti vengono innestati uno ad uno nelle zone colpite da calvizie, praticando delle microincisioni che non lasciano praticamente nessuna cicatrice. Il tutto avviene sempre in anestesia locale.

Come si ottiene un risultato naturale?

Ogni capello della testa cresce con una determinata angolatura e con una direzione ben precisa. Il chirurgo cura particolarmente l’angolo d’inserimento sottocutaneo del bulbo, in modo che i capelli trapiantati crescano nella direzione corretta.
Inoltre la linea frontale dei capelli non è una linea vera e propria, ma una diseguale distribuzione prima di fine peluria, poi di capelli veri e propri, con andamento e densità molto variabile. Per riprodurre esattamente questa conformazione viene richiesta non solo un’ottima conoscenza della tecnica chirurgica, ma anche uno spiccato senso artistico tramite l’utilizzo di tecniche molto avanzate.

Ottenere la massima densità

Oltre a riprodurre un’attaccatura graduale e naturale, l’obiettivo più importante del paziente che si sottopone a questo intervento è il ricreare una densità di capelli tale da ottenere un buon rinfoltimento della zona calva.
Durante una seduta è possibile trapiantare dai 2500 ai 3500 capelli. Se la calvizie non è ancora troppo estesa, questi bastano per coprire le zone diradate o calve. Altrimenti si rendono necessarie sedute addizionali, dilazionate nel tempo.

Quanti bulbi trapiantati sopravvivono?

Normalmente, in assenza di complicazioni, sopravvive il 95% dei bulbi trapiantati. Bisogna sottolineare che in chirurgia nessun risultato può essere garantito o considerato certo, in quanto esso è determinato oltre che dalla qualità e dalle condizioni iniziali dei tessuti, non solo dagli atti chirurgici praticati, ma anche dalle specifiche reazioni dell’organismo in generale e delle zone operate in particolare.

In quanto tempo cresceranno i capelli?

Normalmente i capelli trapiantati assieme ai bulbi cadono poco dopo l’intervento. Per vederne la ricrescita bisogna aspettare circa dai tre ai sei mesi. Da questo momento in poi la crescita segue i normali ritmi di crescita del capello, cioè 7/8 millimetri al mese.

Esistono rischi?

Nessun intervento chirurgico è mai privo di rischi. Osservando scrupolosamente le indicazione del chirurgo per prima e dopo l’intervento, si riducono i possibili rischi (infezione, ematomi) al minimo.

Può qualsiasi paziente sottoporsi a questo intervento?

Uomini e donne di tutte le razze sono potenzialmente candidati a questo tipo d’intervento. Solo in un numero percentualmente basso di casi, ad esempio in presenza di disordini ormonali o di precise patologie dermatologiche, il Microautotrapianto è controindicato.

Neppure l’età rappresenta una controindicazione, anche se, chiaramente, l’età giovanile e adulta sono le più indicate.

Che alternative ci sono?

Principalmente esistono due principali procedimenti alternativi:

  • I procedimenti artificiali che impiegano fibre sintetiche sono ormai abbandonati nei Paesi più evoluti per gli innumerevoli problemi che creano.
  • La rotazione dei lembi chirurgici, che è sempre un metodo naturale, ma chirurgicamente più impegnativo e riservato ai casi più gravi (ustioni ecc.): A differenza del Microautotrapianto questo procedimento implica la trasposizione di ampie zone del cuoio capelluto dalla loro sede fisiologica alla regione della fronte e superiore della testa. Se l’intervento ha successo, crea una zona di copertura sufficientemente ampia e abbondante. Se invece si manifestano complicazioni di natura vascolare o infettiva, parte del lembo trapiantato può andare in necrosi e formare cicatrici permanenti e quantità di capelli minima o nulla. Inoltre, in caso di successo, la direzione definitiva d’accrescimento dei capelli è esattamente contraria alla direzione fisiologica.

DFE TECNIQUE

Questa tecnica è una variante nuovissima della classica tecnica a “STRIP” e permette di effettuare un autotrapianto di capelli senza peraltro avere il rischio di cicatrici nella zona donatrice e senza utilizzo ne’ di bisturi ne’ punti di sutura.

La nostra struttura è l’unica in Italia in grado di poter effettuare questo intervento altamente sofisticato.
Qualsiasi paziente è un buon candidato per questa tecnica che permette di poter trapiantare fino a 3500 unità follicolari in una sola volta e senza cicatrici.

La tecnica

Dopo avere effettuato una piccola anestesia locale della zona donatrice tramite l’utilizzo di una speciale fustella microchirurgica vengono estratte direttamente dal cuoio capelluto le unità follicolari e quindi immediatamente reimpiantate con speciali strumenti da microchirurgia nella zona ricevente con le opportune angolazioni e direzioni di crescita.

Dato che la tecnica non prevede l’asportazione chirurgica di una striscia di cuoio capelluto, questo ci permette di poter rimuovere e reimpiantare in tre giornate consecutive fino a 3500 unità follicolari. Ogni unità follicolare può contenere fino a tre capelli. Con questa tecnica è inoltre possibile raggiungere una densità anche di 35 unità follicolari per cm 2.

Quanto dura l'intervento

In ogni giornata vengono prelevati circa 1000 unità follicolari e reimpiantate immediatamente in circa 8-12 ore. Data la lunghezza dell’intervento è previsto che il paziente possa sospendere almeno un paio di volte la seduta per poter mangiare e riposarsi un po’.

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